Carissimi
Nella parte finale dell’anno c’è chi fa i bilanci, li faccio per lavoro, non voglio farli per me. Penso semplicemente che in tutte le cose mie ci sia un’attività continua con lo scopo di migliorare i processi e ottenere la cosa più importante: la serenità. A quarantasei anni hai l’umiltà che non hai a venti, allora rileggo le cose scrivo, rivaluto le persone, sto più attento ai miei Cari.
Il lavoro è diventato importante per me a partire dal momento che l’ho conosciuto. Infatti, quando ero ragazzo non conoscevo il lavoro, pensavo di me come una persona lontana dal lavoro, era impensabile fare tardi per il lavoro perché ero bravissimo a fare tardi per divertimi. Sì, ok, ho fatto l’acinino, togliere l’acino d’uva più piccolo per rendere l’uva da tavola più presentabile dal fruttivendolo, ho fatto qualcos’altro di tanto in tanto ma, questo lo facevo perché lo facevano i miei amici. Mi annoiavo! Non mi annoiavo però per quelle cose che facevo con mio padre che non so perché mi davano sempre di un qualcosa di artistico, specialmente quando gli passavo gli scalpelli quando lui intagliava dicendomi che tipo di scalpello fosse e che tipo di intaglio faceva, o quando mi faceva fare la pulitura, cioè quell’attività di lucidare in maniera artigianale i mobili che costruiva. Mi chiedeva di essere preciso nei movimenti, mi spiegava che quella parte doveva venire benissimo per poter consegnare, mi faceva vedere la quantità di olio di lino, il movimento della mano, infine con la coda dell’occhio seguiva il mio operato. Lo sento ancora quel profumo se chiudo gli occhi. Da tutto ciò ho capito che per me, poter lavorare significa conoscere il lavoro che fai perché, quando conosci quello che stai facendo aumenta la tua produttività e soprattutto il piacere di farlo perché se lo fai con piacere lasci il segno. Per questo nel mio Podcast, molto spesso vi invito alla ricerca, penso alle mie puntate come argomenti di partenza.
Senza bilanci e a solo titolo di esempio:
Cose belle
Parlare per la propria Azienda. Quando parli con Clienti, Fornitori, semplicemente Persone che ti chiedono del tuo lavoro perché trasmetti quello che fai è una grande sensazione. Mi sento importante quando a distanza di anni incontro un vecchio professore di liceo che mi fa i complimenti perché ha sentito parlare bene di me, questo è bello. Portare in giro, non importa dove, un’idea sotto forma di prodotti è, secondo me, gratificante, questo è bello. Durante il Made Expo, la biennale più importante nel nostro settore, si è avvicinato un Professionista che mi ha riconosciuto per il Podcast, mi sono sentito Mick Jagger ah ahahah! Scherzo...! Mi sono sentito bene perché ho avuto una piccola conferma di aver lasciato qualcosa, questo è bello. Disegnare (da un punto di vista strutturale s’intende) i nuovi listini per una nuova visione della propria Azienda è una sfida affascinante, questo è bello. Io amo costruire le strutture e i processi, anche questo è bello.
Cose meno belle
Quest’anno alla fine di luglio ho avuto un incidente con la moto. La mia famiglia ha temuto per me, mia moglie più di tutti. Grazie a Dio sono guarito del tutto, anche se mi porterò un “ricordino” di quanto accaduto. Questo è meno bello ma mi ha dato la possibilità di apprezzare la vita, vendere la moto e con il ricavato comprarmi una nuova chitarra. Ho potuto sentire l’affetto delle persone che contano maggiormente nella mia vita. Mia moglie la migliore su tutti e tutte. Il mio Titolare Antonio si è distinto per preoccupazione e carineria… Grazie a mio suocero per il caffè quotidiano, all’affetto di Domenico e Filippo che venivano a trovarmi, a mio fratello arrivato sul posto, a tutti quelli che si sono precipitati a sentirmi per sapere come stavo. Non vi elenco tutti ma a tutti vi dico grazie, a tutti vi dico vi voglio bene.
Cose che saranno sempre belle
Con il passare degli anni ho scoperto che resto un uomo curioso. Secondo me sono tante le cose da fare, da vedere, non solo al solo lavoro, pure per vita privata, gli interessi, hobby, e tutto il resto che rimandiamo perché non abbiamo mai tempo. Mi vengono in mente i versi di Battiato ne “La Stagione Dell’Amore”, “se penso a come ho speso male il mio tempo // che non tornerà più //”, mi fa riflettere che devo fare più attenzione alle opportunità di imparare, lavorare, sperimentare, aprirmi maggiormente a quello che mi arriva, allenando la mia capacità di valutazione. Lo stesso consiglio a voi cari lettori di questa newsletter e ascoltatori del mio Podcast. Restate curiosi è linfa per la vostra testa. Non si tratta di frasi ad effetto, si tratta di cose belle.
La mia più vecchia passione: le chitarre, ne ho comprata una nuova che mi arriverà tra qualche giorno, l’ho fatta fare da un liutaio su mie specifiche, non ho molto tempo per suonare ma, il bello è coltivare le passioni. Non rischiamo di dire “non ho tempo e non faccio”, potremmo diventare deserti aridi al posto di oasi felici nel marasma di quello che ci toglie il nostro agognato tempo libero. La chitarra resterà sempre una cosa bella.
Cosa bella è il mio Lavoro. Un regalo di mio padre, Michele Regina, è la dedizione per il lavoro. Ho visto da lui come si ha dedizione, non sarò mai alla sua altezza ma, mi piace il fatto che voglio coltivare il mio lavoro con l’entusiasmo che mi ha trasmesso lui. Un pensiero al mio Papà.
La mia Famiglia, è la mia prima risorsa, resta sempre LA cosa bella.
Il futuro
Non conosco il futuro. Non credo ci sia nessuno che lo conosca, per quanto mi riguarda, io sono affamato di novità, seppure non trascuri quello che viene dal passato, feci una puntata sull’importanza della rasatura tradizionale di cui sono fan, ma sono un patito di novità tecnologiche, scrivo con le mie stilografiche, ma scrivo anche su smartphone e computer. Spero che nel mio futuro non venga mai meno la mia curiosità.
Il futuro è bello per il fatto che ancora non è, possiamo farlo diventare quello che vogliamo. Non sempre dirà qualcuno di voi, lo dico anche io ma potenzialmente sì possiamo farlo diventare come vogliamo, se siamo disposti a investire nella cultura del futuro.
Grazie
Grazie per quest’anno
Grazie per avermi letto qui e per avermi ascoltato sul Podcast.
Tanti auguri per un gran 2024, soprattutto tanta serenità.
A presto!
Diego
Grazie a te Diego. Per le bellissime riflessioni e per quel che ci (mi) doni. Tanti cari auguri anche alla tua preziosa Risorsa, ai tuoi Cari e a chi ha la fortuna di camminare al tuo fianco.